Figlio naturale di due agenti dello SHIELD, una rockstar di fama internazionale ed un membro dell’Hydra sotto copertura, l’esistenza del piccolo Tony fu immediatamente segnata dalla tragedia: dopo averne ucciso il padre, una volte scopertene le reali mire, sua madre lo affidò a Nick Fury, strappandogli la promessa che gli avrebbe garantito la vita sicura che si meritava. Intenzionato a tenere fede alla parola data questi lo consegnò ad un vecchio amico, il ricco industriale Howard Stark che, di comune accordo con la moglie Maria, ne fece il suo unico erede. Tuttavia, la misericordia dei coniugi nascondeva dell’altro: ufficialmente sterili, i due si servirono del neonato come conveniente copertura per schermare da sguardi indiscreti quell’Arno, loro naturale progenie, concepito in circostanze straordinarie con il supporto di tecnologia aliena e costretto a vivere sin dalla nascita in un ospedale clandestino, vera e propria prigione dorata, a causa di gravi complicazioni invalidanti sorte al momento del parto.
Il dramma silenzioso degli Stark si consumò all’oscuro del nuovo arrivato, che crebbe nello sfarzo totalmente ignaro tanto dell’esistenza del fratellastro quanto dell’adozione.
I rapporti tra Tony e suo padre non furono mai idilliaci: afflitto da seri problemi d’alcolismo ed animato da una rigida filosofia di vita che idolatrava il rigore fisico e morale, Howard si alienò le simpatie del ragazzo, che per sfuggire ai soventi attacchi di un genitore di cui non comprendeva l’indole si rifugiò nell’ingegneria elettronica sin da giovanissimo, rivelando un talento straordinario.
Contrariamente al temperamento dei suoi famigliari, mutevole e cangiante, la fredda logica schematica dei circuiti gli fece da vera oasi di pace.
Forte delle sue doti innate, che nel tempo si erano già incredibilmente affinate, Tony fu ammesso al MIT da quindicenne, conseguendo una duplice laurea in Fisica ed Ingegneria senza particolari sforzi.
Negli anni successivi si godette la vita da giovane rampollo dell’alta società, maturando il fascino da playboy che ne sarebbe divenuto marca di fabbrica, ma l'improvvisa morte dei genitori in un controverso incidente stradale costrinse il Tony ventunenne a prendere in mano le redini dell’impresa di famiglia ed a rivelare un misto di lungimiranza e fiuto spregiudicato per gli affari che catapultarono le Stark Industries ai vertici del mercato bellico internazionale.
Fu proprio in occasione di una dimostrazione militare della sua tecnologia, in Afghanistan, che fu vittima dell’attentato di una cellula terroristica autoctona che ne falcidiò la scorta e gli conficcò le schegge di un ordigno esplosivo nel petto, a pochissima distanza dal cuore.
Preso prigioniero, il leader del gruppo, Wong-Chu, gli rivelò la gravità della situazione e gli intimò di costruirgli una potente arma, promettendogli che a lavoro ultimato gli avrebbe concesso di sottoporsi ad un’operazione che potesse rimuovere quei frammenti che, in caso contrario, gli sarebbero presto costati la vita.
Pur conscio della menzogna Tony assentì, ma piuttosto che piegarsi al volere del suo carceriere si cimentò nel progetto più ambizioso che avesse mai partorito: con il fondamentale supporto di un secondo ostaggio, il suo vecchio mentore Dr. Ho Yinsen, diede vita ad un poderoso esoscheletro che era, allo stesso tempo, supporto vitale e prototipo di corazza avveniristica.
Grazie all’armatura ed al sacrificio del suo alleato, caduto sotto il fuoco dei criminali poco prima del varo, Stark fuggì dall’accampamento, non prima di aver fatto terra bruciata, e vagò nel mezzo del deserto abbastanza a lungo da giungere in prossimità di una base statunitense che gli fornì immediato soccorso.
Tornato in patria Tony sgrezzò il suo lavoro, ultimando la prima iterazione dell’armatura che, da allora, lo avrebbe reso celebre con l’alter ego di Iron Man.

Tony è un uomo di bell’aspetto, di altezza media e corporatura snella con occhi azzurri e capelli neri. Sfoggia un caratteristico pizzetto.
La sua indole è complessa e ramificata, non priva di evidenti contraddizioni: Reed Richards ebbe modo di definirlo “un futurista, un individuo del domani intrappolato nell’oggi che si scaglia contro il lento incedere dell’evoluzione umana”.
Agli albori dell’età adulta Stark era un industriale abietto e senza scrupoli, pragmatico ed arrivista ma già venato di quegli ideali di giustizia ed eroismo che, inculcatigli dalla rigida educazione del padre, sarebbero pienamente maturati solo in seguito all’attacco terroristico.
Al netto del ravvedimento, tuttavia, anche dopo l’epifania Tony è fondamentalmente un edonista, amante del bello e del piacere: superbo ed orgoglioso, è cultore dell’alcool e delle belle donne e, per tale motivo, si è spesso trovato a dover fare i conti con una grave forma di alcolismo, sfociata a più riprese in veri e propri episodi di dipendenza capaci di metterne a rischio ricchezza, benessere e status sociale.
Sotto la patina di uomo di mondo che si bea della luce dei riflettori, però, Stark cela un temperamento cinico e disilluso che lo rende freddo, distaccato e restio ad impegnarsi in relazioni a lungo termine.
È un buono, seriamente convinto di star facendo del proprio meglio per rendere la Terra un posto migliore, ma gli strascichi delle esperienze pregresse ed una certa carenza di empatia lo hanno dotato di un’etica ambigua e poco convenzionale, votata al compromesso ed all’utilitarismo.
Determinato e disposto a tutto, se convinto della bontà del proprio operato non si fa remore a servirsi di ogni mezzo, sopportando stoicamente il senso di colpa ed anche a costo di attirarsi le critiche dell’opinione pubblica e del resto della comunità degli eroi.
Non è contrario all’omicidio, ma solo in assenza di qualsiasi alternativa meno drastica.

Tony non possiede poteri superumani: la sua fisiologia è quella di un uomo adulto, allenato ed in piena salute.
Tra le sue doti naturali si distinguono:

-Intelletto superiore: Stark è senza dubbio uno degli individui più intelligenti del pianeta, versato in molteplici branche della scienza e della tecnica. Ingegnere e fisico provetto, ha un talento innato nell’approcciarsi alle macchine e nel comprenderne quasi istintivamente il funzionamento. Abilissimo nel compartimentalizzare, Reed Richards l’ha definito “il miglior multitasker della Terra”

-Genio dell’ingegneria, capace di costruire e riparare quasi ogni macchinario

-Businessman esperto: Tony è estremamente rispettato nel mondo degli affari, forte di una dimestichezza endemica che, negli anni, lo ha reso capace di ricostruire più volte il suo impero partendo praticamente da zero e, di conseguenza, lo ha insignito di un carisma e di un’influenza con ben pochi rivali di pari livello

-Combattente esperto: grazie alle lezioni di maestri del corpo a corpo, come Capitan America e Vedova Nera, Stark ha sviluppato delle buone capacità combattive, che ne fanno un avversario formidabile anche in assenza dell’armatura

-Padronanza delle armi da fuoco, specie quelle che incorporano Starktech

-Genio della tattica: anni di battaglie hanno affinato le strategie di Tony, che al suo meglio è capace di elaborare rapidamente tattiche complesse, efficienti e diversificate a seconda della minaccia affrontata

-Poliglotta: parla fluentemente una pletora di lingue, tra cui il francese, il russo, il giapponese, il coreano ed il cinese mandarino

Tutti i poteri di Tony sono merito della sua armatura, un modello unico di Starktech che, nel tempo, è incorso in soventi aggiornamenti e rivisitazioni capaci di renderlo un vero e proprio miracolo tecnologico sempre due passi avanti rispetto a concorrenza e status quo.
Le prime versioni richiedevano un assemblaggio manuale, pezzo per pezzo, mentre le più recenti integrano una struttura in metallo liquido neuroresponsivo che, attentamente calibrato sul feedback neurale di Tony, gli permette di indossarla immediatamente e di alterarne forma e funzioni alla velocità del pensiero, rendendola nel contempo praticamente inutilizzabile per chiunque non condivida i suoi schemi mentali.
L’armatura di Iron Man conferisce al pilota:

ABILITÀ GENERALI

-Forza Superumana, fino a 25 tonnellate

-Velocità e riflessi superumani

-Volo, con velocità di crociera superiore a Mach 1

-Moderato controllo del magnetismo, per attirare a sé oggetti metallici e schermare la corazza dalla cinesi

-Conversione energetica (debole): i condensatori dell’armatura assorbono e convertono ogni tipo di emissione energetica, raffinandolo in propellente per i nodi a repulsori Starktech che alimentano il sistema centrale

-Sistema di supporto vitale a tenuta stagna: la corazza può essere totalmente sigillata, per impedire la contaminazione a patogeni esterni e garantire la piena operatività sott’acqua o nel vuoto spaziale

-Computer di bordo e sensori: complesso di IA e rilevatori in realtà aumentata che fornisce al pilota un’analisi a 360 gradi dell'ambiente circostante, comprensiva di informazioni esaustive sullo stato di ogni forma di vita nei paraggi

CAPACITÀ OFFENSIVE

-Raggi Repulsori: la principale arma ad energia dell’armatura. Si definisce “raggio repulsore” un fascio di muoni ad alta densità proiettato sotto forma di potente esplosione di energia contundente, direzionato da magneti e concentrato attraverso lenti elettrostatiche.
Il più illustre pioniere della tecnologia a repulsori è Tony Stark, che l’ha integrata nelle sue corazze sin dai primi modelli.
Costruiti con l’impiego di microcircuiti, i raggi repulsori sono innestati nei palmi della tuta e ne rappresentano uno dei principali strumenti di offesa e difesa, oltre a fungere da stabilizzatori durante il volo. Sono dotati di un’intensità variabile, assimilabile alla potenza di un’arma non letale a minimo dosaggio ma capace di vaporizzare un avversario a quello massimo

-Uni-Raggio: fascio di repulsori altamente concentrato, alloggiato nel petto della corazza. È l’arma a tecnologia Stark dal potere distruttivo più elevato

-Laser

-Taser

CAPACITÀ DIFENSIVE

-Resistenza Superumana

-Scudo energetico

-Forza Superumana [+1], fino a 50 tonnellate (4 PA)

-Forza Superumana [+2], fino a 75 tonnellate (5 PA)

-Forza Superumana [+3], fino a 100 tonnellate (6 PA)

-Volo [+1], con velocità di crociera superiore a Mach 3 (4 PA)

-Volo [+2], con velocità di crociera superiore a Mach 6 (5 PA)

-Volo [+3], con velocità di crociera superiore a Mach 10, ma capace di oltrepassare quella di fuga se spinta alla massima potenza (6 PA)

-Conversione energetica (media): i condensatori dell’armatura assorbono e convertono ogni tipo di emissione energetica, raffinandolo in propellente per i nodi a repulsori Starktech che alimentano il sistema centrale (4 PA)

-Conversione energetica (superiore): i condensatori dell’armatura assorbono e convertono ogni tipo di emissione energetica, raffinandolo in propellente per i nodi a repulsori Starktech che alimentano il sistema centrale (5 PA)

-Spada energetica: esemplata sullo stesso design dello scudo ad energia realizzato per Capitan America, la lama è alloggiata sul dorso del guanto destro e all’occorrenza può appiattirsi a mo’ di scudo o fasciare l’intera armatura in una capsula protettiva (5 PA)

-Missili teleguidati (3 PA)

-Micro-cariche, sia convenzionali che al plasma (3 PA)

-Extremis: (25 PA)

-Armatura Bleeding Edge: (26 PA)